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LONGER TIME UNBOUND

LONGER TIME nasce nel 2018 come un progetto fotografico composto da più immagini nella stessa foto.

In questo lavoro esploro la scomposizione del tempo spezzando il continuum spazio-temporale per restituirlo in una visione simultanea di più fotografie.

Al contrario di quello che avviene nella proiezione cinematografica, dove i singoli fotogrammi si susseguono impercettibili uno dopo l’altro, nella fotografia si possono accostare assieme per avere la visione simultanea di un dato accadimento.

Soggetti che si assomigliano in ogni immagine e si modificano subito dopo. Oppure la sequenza è diversa, se non inversa, rispetto alla cronologia dei singoli scatti fotografici perché talvolta il racconto visivo è più efficace se trascende la realtà.

Cerco di scegliere ciò che può rivelarsi alla vista di chi guarderà, cerco gli istanti più lunghi, quelli che si possono ripetere in vicinanza e per contiguità.

È una questione di tempo, quello che si allunga.

Negli ultimi due anni ho avuto occasione di sperimentare a livello fotografico e video con l'AI, e ho compreso come si sia di fronte non ad modo diverso di fotografare ma ad un nuovo strumento espressivo che differisce da tutte le altre forme espressive essenzialmente per una caratteristica: interagisce con “l’artista”. Il risultato finale non dipende esclusivamente dalla capacità tecnica ed intellettuale di chi la usa, ma essa stessa ci rimanda una sua interpretazione dell’idea che proponiamo.

Il lavoro che ho intrapreso col progetto LONGER TIME UNBOUND è stato di fare uscire le fotografie dal loro contesto statico, ma anche di fare uscire i soggetti delle diverse immagini presenti nella medesima fotografia dai loro riquadri originari per andare a mischiarsi con quelli attigui, fino a creare storie “visive” inedite, talvolta con cambi di prospettiva fino a ribaltare completamente la visione originaria.

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